Cater a sorpresa in discesa a Val d’Isere, bene Paris. Stagione finita per Prast
Come spesso è accaduto nel passato, se c’è il sole durante la discesa di Val d’Isere la vecchia pista Oreiller-Killy si velocizza, specialmente se si parte presto come è capitato oggi, e la sorpresa arriva in automatico. Come oggi: a vincere la prima discesa stagionale è stato Martin Cater, sceso col pettorale numero 41, che ha preceduto di 22 centesimi l’austriaco Otmar Striedinger, sceso col 26, e di 27 lo svizzero Urs Kryenbuehl.
Per la Slovenia è la quarta vittoria in una discesa maschile di Coppa del Mondo e Cater, che aveva come miglior risultato nella specialità un ottavo posto a Wengen oltre a due sesti posti in superG e combinata, è il terzo discesista del suo paese a riuscire nell’impresa dopo Andrej Jerman e Bostjan Kline. Striedinger è al quarto podio in Coppa, senza vittorie, conquistato dopo una stagione completamente negativa, mentre Kryenbuehl era stato secondo a Bormio l’anno scorso, su una pista completamente diversa da quella di oggi.
Quarto a 36 centesimi il migliore dei big, il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, a lungo seduto nell’angolo del leader, quinto il quasi 40enne francese Johan Clarey, sesto lo svizzero vincitore delle ultime tre coppe di discesa Beat Feuz, settimo il tedesco Andreas Sander, ottavo l’austriaco Matthias Mayer, nono Romed Baumann, un altro austriaco che gareggia per la Germania, e decimo un buonissimo Dominik Paris, il migliore degli azzurri, a 62 centesimi dalla vittoria: il fuoriclasse della Val d’Ultimo ha dimostrato di essere già in ottime condizioni alla seconda gara dopo il grave infortunio al ginocchio dello scorso gennaio.
Scorrendo la classifica troviamo al sedicesimo posto lo svizzero Mauro Caviezel, il vincitore del superG di ieri, che si è preso un palo in piena faccia nella parte alta e si è anche fratturato un indice, ventesimo il norvegese Kjetil Jansrud, trentesimo lo svizzero Marco Odermatt, quarantunesimo l’austriaco Vincent Kriechmayr, mentre lo svizzero Niels Hintermann, trionfatore nella combinata di Wengen del 2017, ha buttato via una vittoria molto probabile finendo nelle reti a pochissimi secondi dal traguardo.
Gli altri azzurri: diciannovesimo Matteo Marsaglia, trentanovesimo Guglielmo Bosca, quarantanovesimo Riccardo Tonetti, cinquantesimo Christof Innerhofer, cinquantunesimo Davide Cazzaniga. Emanuele Buzzi è finito nelle reti senza conseguenze, mentre Alexander Prast, caduto rovinosamente ieri nel superG, come ha riportato il collega Vittorio Savio su Fantaski si è rotto i legamenti crociati anteriori e posteriori e il collaterale del ginocchio destro, con anche una lesione al menisco, E’ stato operato, pertanto la sua stagione, che per gli altri discesisti proseguirà ora in Val Gardena, è già finita.
“Sono molto felice di questa gara – ha detto Paris a fisi.org -, mi stanno tornando le sensazioni dell’anno scorso. Non ci sono ancora la fluidità e la scioltezza che avevo, ma penso che gara dopo gara potrò migliorare. La pista è diventata sempre più veloce con il passare degli atleti, come è normale qui in Val d’Isère, però il mio distacco non è molto e sono vicino ai migliori, questo vuol dire che sono a buon punto con il lavoro. Adesso andiamo in Val Gardena e attaccherò di nuovo”.