
Ancora grande Italia nel superG di Garmisch ma manca la vittoria, che va a Lara Gut
Un’altra grande giornata per lo sci alpino femminile italiano perché nel superG d Garmisch-Partenkirchen ci sono quatto azzurre una in fila all’altra dal terzo al sesto posto, stavolta però è mancata la vittoria, che è andata a Lara Gut, che con il cielo nuvoloso e la pista Kandahar trattata col sale a causa della pioggia caduta fino a poco prima della gara, ha sciato in modo strepitoso.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA E CLASSIFICHE DI COPPA DEL MONDO
Per la fuoriclasse svizzera del Canton Ticino è il primo successo stagionale, il 46° in Coppa del Mondo, tanti quanti Renate Goetschl affiancandola al quinto posto delle plurivittoriose di sempre, il 96° podio, uno in più di Anja Paerson, il 43° in superG, tre in meno di Lindsey Vonn che oggi si è classificata tredicesima, oò 23° trionfo in superG, cinque in meno della fuoriclasse statunitense.
Seconda a 35 centesimi si è classificata la norvegese Kajsa Vickhoff Lie, alla seconda piazza d’onore stagionale dopo quella in discesa a Cortina d’Ampezzo, ottavo podio per lei in carriera, quinto in superG. Dicevamo delle azzurre: terza a 38 centesimi è Federica Brignone, quarta a 49 Sofia Goggia, quinta a 77 Laura Pirovano e sesta a 1”03 ex-aequo con la statunitense Keely Cashman Marta Bassino.
Per Fede è il podio numero 77 in Coppa, uno in più di Erika Hess e Katja Seizinger, l’ottavo stagionale, il 23° in superG, il terzo stagionale, per Goggia il top 10 numero 101 in Coppa, per Pirovano un’altra gara non lontana dal podio, per Bassino la conferma che quest’anno va meglio nella velocità. Nella classifica di superG Gut è sempre leader con 75 lunghezze su Brignone e si avvicina alla fuoriclasse valdostana nella generale con 70 punti di distacco.
Ottava la tedesca Kira Weidle, nona la migliore austriaca, Stephanie Venier (sono uscite Mirjam Puchner, Cornelia Huetter e Ariane Raedler, quest’ultima con una brutta caduta per fortuna senza conseguenze), decima la francese Romane Miradoli.
Così le altre azzurre: undicesima Elena Curtoni, diciottesima Nicol Delago, venticinquesima Asja Zenere, trentatreesima Roberta Melesi, trentacinquesima Nadia Delago, fuori Vicky Bernardi. Giovedì sera ci sarà lo slalom in notturna di Courchevel, ultima gara di Coppa del Mondon femminile prima dei Mondiali di Saalbach-Hinterglemm. nella quale rientrerà Mikaela Shiffrin.
Federica Brignone: “Ho fatto una bella gara, anche se con qualche sbavatura nella seconda parte della pista; nel finale mi sono fatta tradire da un dosso e nelle ultime curve mi sentivo davvero lenta. Non so se sarebbe stato sufficiente per vincere, ma è un peccato perchè potevo essere seconda. Sono soddisfatta perchè ho fatto un’altra gara con l’atteggiamento giusto e credo che questo sia l’aspetto più importante: sono partita per fare il mio massimo, ho avuto rispetto per la pista ma senza frenare. Poi l’errore ci sta: sono contenta del mio week-end, ho fatto un gennaio incredibile a parte il gigante e va bene così. Adesso mi aspetta una settimana senza gare, voglio staccare per qualche giorno con i miei amici a contatto con la natura. Questo mi piace e mi ricarica prima di arrivare a Saalbach: sono consapevole di avere un buon feeling con i miei materiali e riesco ad essere lucida in ogni condizione e situazione. Dovrò riuscire a lasciare tutto il resto fuori e continuare a fare le gare così”.
Sofia Goggia: “Nel complesso è stata una discesa intelligente; sono uscita troppo a destra all’ingresso dell’Inferno e non sono riuscita a sciare forte in quel tracciato. Sono tanto contenta di aver fatto una bella stagione finora. In ricognizione il mio allenatore mi ha visto un po’ dubbiosa e mi ha detto “Ricordiamoci come stavamo ad agosto”. Quindi arrivo all’appuntamento con i Mondiali molto serena e tranquilla. Sarò ripetitiva ma credo davvero che tutto quello che arriva è qualcosa di guadagnato: l’anno scorso confinata in casa è stata molto dura, non ho camminato per due mesi e pensavo fosse tutto finito”.
Laura Pirovano: “Ho cercato di attaccare a tutta, nella parte bassa sapevo che c’era il rischio di andare troppo lunga ed ho avuto forse troppo rispetto della pista”.
MV